venerdì 19 novembre 2010

Io a te ti faccio male.

Quando si raggiunge una certa età sembra quasi di tornare ragazzi. Cedimenti fisiologici a parte.

I capelli mossi e un caschetto che in Italia non mette nessuno, se si escludono i ciclisti della domenica. Alle caviglie quei catarinfrangenti che alle scuole medie ti facevi esplodere ai polsi, prima dritti poi ritorti. Dai cilindri di tela genovese fuoriescono due camperos che è un peccato vedere sotto le luci dei lampioni. Perdersi e ritrovarsi negli intarsi in pelle blu. Dentoni da bunny in un sorriso perfetto, si ferma accanto a me ad ogni semaforo, mi guarda e ride. Come sono buffi i tuoi capelli, mima con le mani. Ride ogni volta che sorpasso la sua bicicletta fiammante. Poi mi passa lei, mette la freccia. "I have to go home now", dice e sembra quasi invitarmi a seguirla.
Lei però gira su via Francesco Massi e solo al pensiero mi casca un polmone.

Bella mia, Marlboro in bicicletta, ti pago tutta.
Altro che oro.

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